E poi è venuto  Francesco Piccolo.
Alla fine l’ho dovuto pur comprare, per  capire cosa mai lei ci avesse trovato di sacro in   questo libricino,  un best seller acquistato  con il 10% di sconto, il  libro che avrebbe dovuto darmi conforto.  Beh si legge bene, in fondo l’ha pubblicato  lo stesso editore  che ha pubblicato Natalia Ginzburg,   solo 50 anni dopo. Un qualche valore – mi dico –  deve pur averlo.
“Un classico è un libro che non si finisce mai di leggere”. E fra i classici sta senza dubbio  Le piccole virtù.
Ma si può dire la stessa cosa  per  Momenti di trascurabile felicità?  Già il titolo mi manda in oca. Come può la felicità essere trascurabile? E’ così  rara che quando viene  mi ci  aggrappo,   toglie  il respiro e  dà pienezza, non vorrei finisse mai, mi  fa sentire in pace. Se  è   trascurabile,  non può essere la felicità.
Che abbiano  sbagliato titolo? Un refuso per   Momenti di trascurabile serenità?
 
Leggiamo a caso:
 
 “Quando mi lasciano la chiave sotto i tappetini”.
“L’acqua quando hai sete, il letto quando hai sonno”
 
Non ci posso credere che sia  finito tutto  per un libro così!  Avrebbe avuto un senso mettersi in gioco per Calvino,   Carver,  Hemingway, o Truman Capote.  Mi rassegnerei più facilmente insomma se questo silenzio fosse calato per colpa di  un classico.   Invece è stata una fine ingloriosa… Per un italiano insignificante dell’ultima generazione…   che si chiama pure   Piccolo!
 
RIPENSAMENTO
 
E’ domenica e come tutte le domeniche leggo l’inserto del Sole. Benedetto questo che scrive  l’importanza di guardarsi intorno, perché è lì, nelle cose di tutti i giorni,  che si nasconde  la poesia.  E’  la recensione al film Poetry…
Non ci posso credere…  la recensione porta la firma  del  caro signor Francesco Piccolo!  Ed è una bella recensione, davvero,  che rende ancora più appetibile  un film di per sé già straordinario.  
E non finisce qui…. fra le novità in libreria,  trovo la ristampa di un libro uscito nel 1994 Scrivere è un tic, i segreti degli scrittori. Data la mia fame cronica di consigli  per la scrittura, lo compro senza nemmeno guardare il prezzo o badare all’autore, e non c’è bisogno nemmeno di dirvelo  chi l’ha scritto questo delizioso manualetto per  chi ha il vizio di scrivere.
Che mi debba rimangiare  quanto  ho osato scrivere sui tuoi Momenti di trascurabile felicità?
Guarda Francesco  che  io me lo rimangio. Stampo la pagina, la faccio a pezzettini  e comincio a masticarla, lentamente.  E’ proprio secco e amaro il sapore… però si può imparare tanto da una sconfitta.